Si è conclusa "L'Italia, la bellezza della conoscenza", la mostra curata dal CNR a Grenoble

Si è conclusa a Grenoble, la mostra “Italia, la bellezza della Conoscenza” allestita presso la Maison de l’International (Mdl). La mostra descrive alcuni risultati rilevanti della scienza e tecnologia italiane in cinque ambiti quali i beni culturali, la salute, l'ambiente, l'agroalimentare e lo spazio. Nonostante fosse aperta ad un pubblico generalista la mostra si è rivolta soprattutto alle scolaresche, per le quali sono state previste visite guidate con animatori italiani della comunità scientifica. Hanno partecipato circa 160 alunni di circa 10 classi da 4 istituti diversi.

 

Una breve testimonianza di una delle animatrici, Sara Massardo, dottoranda dell’Università di Genova e Vistor di LISA, lascia un resoconto di questa esperienza: “È stata un’esperienza molto bella e coinvolgente, grazie soprattutto all’entusiasmo e all’interesse mostrato da parte degli studenti che sono venuti a visitarla. In particolare, secondo me sono rimasti molto colpiti dalla parte della mostra dedicata all’ambiente. Si sono entusiasmati vedendo i tessuti ecocompatibili per la creazione di vestiti e mobili, ottenuti da fonti alternative, come gli scarti dell’industria alimentare, o da colture batteriche.
I più entusiasti, in generale erano gli studenti delle scuole elementari, molti di loro dopo la mostra hanno addirittura detto che da grande sarebbero voluti diventare ricercatori e ricercatrici.”Commenta la prof. Ursula Franco, insegnante di italiano in due degli istituti coinvolti: “Per i ragazzi è stato utile imparare che oltre a essere un popolo di santi, poeti e navigatori, abbiamo un'ottima cultura scientifica e siamo all'avanguardia in molti settori.”

La mostra è stata realizzata dal Cnr e da vari musei italiani per conto del Ministero degli affari esteri. La versione in francese è stata esposta a Grenoble ed è stata curata dall'Istituto Italiano di Cultura di Lyon. Un gruppo di ricercatori (F. d’Acapito, F. la Manna, C. Mondelli, F. Natali) del Cnr-Iom di Grenoble ha curato la sua messa in opera.