Il nuovo strumento, unico in Italia, si inserisce nell’ambito dell’iniziativa di potenziamento delle infrastrutture di ricerca Open Lab di Area Science Park. Installato presso i laboratori di ricerca del Cnr-Iom il nuovo Cryostage estende i campi di applicazione della microscopia elettronica.
Nell’Istituto Officina del Materiali del CNR a Trieste è stato inaugurato Cryo stage, un nuovo strumento che, inserito all’interno di un microscopio elettronico, rende possibile analizzare campioni in cui è presente l’acqua, estendendo così il campo di applicazione della microscopia elettronica anche in ambito biologico, biomedicale e agroalimentare. In particolare, Cryo stage, unico strumento di questo tipo presente in Italia, va ad ampliare le funzioni del SEM/FIB (Scanning Electron e Focused Ion Beam microscopes) già attivo nei laboratori dell’Istituto, nell’ambito dell’iniziativa di potenziamento delle infrastrutture di ricerca Open Lab di Area Science Park.
I SEM e i SEM/FIB (Scanning Electron e Focused Ion Beam microscopes) sono microscopi che forniscono immagini ad altissima risoluzione generate dalla interazione di un pennello di elettroni o di ioni di dimensioni nanometriche con il campione. Oltre all’aspetto del campione questi strumenti possono fornire informazioni chimiche e strutturali o possono scavare per osservarne la struttura interna.
“Con questo strumento è finalmente possibile osservare campioni biologici senza doverli prima disidratare – spiega Marco Lazzarino, ricercatore del CNR-IOM e in particolare del gruppo 3M che si è occupato di assemblare lo strumento e ne è ora responsabile -. L’acqua presente nel campione viene congelata molto velocemente e questo consente di osservarne la struttura inalterata. In questo modo possiamo studiare con il SEM anche schiume, polimeri, materiali sensibili al danneggiamento da fasci di elettroni, idrogel, cellule, tessuti e materiali in soluzione, inoltre è molto utile in microbiologia per lo studio dei virus. E con il FIB possiamo letteralmente farli a fettine per vedere come sono fatti all’interno”.
Il Cryo stage ha un ruolo anche per lo sviluppo di materiali per impianti e protesi nell’ambito della medicina rigenerativa e per l’industria del cibo. È il primo strumento di questo tipo presente in Italia ma all’estero è già abbondantemente utilizzato per lo studio di prodotti dell’industria alimentare, in particolare per esempio una nota ditta di gelati lo impiega per studiare la consistenza ottimale dei propri prodotti.
L’iniziativa Open Lab, grazie alla quale lo strumento è stato acquisito, è finalizzata a mettere in rete e rendere aperte le infrastrutture di ricerca, consentendone l’accesso anche a utenti terzi per realizzare attività sperimentali e progetti di ricerca applicata ed industriale.
Dopo un breve periodo di commissioning lo strumento sarà disponibile per le utenze esterne, si prevede entro l’autunno. Da quel momento i ricercatori e le imprese interessate all’analisi dei propri campioni potranno accedere in diversi modi allo strumento, attraverso:
- il sito web di Area Science Park, o inviando una mail a openlab@areasciencepark.it;
- il portale del progetto NanoRegion, finanziato dal programma Interreg ITA-SLO rivolto principalmente alle piccole e medie imprese presenti nell’area di programma, senza tuttavia escludere a priori imprese anche di grandi dimensioni collocate in altre regioni europee;
- il portale del progetto NFFA Europe, che coordina la più grande rete mondiale di laboratori di ricerca attivi nell’ambito delle nanotecnologie ed è rivolto a ricercatori europei e internazionali;
- la facility di NanoFabbricazione di CNR-IOM che offre accesso alle infrastrutture di micro e nanofabbricazione in Area Science Park.
Per informazioni:
Maddalena Furlan, Area Science Park: maddalena.furlan@areasciencepark.it, 040 3755115
Marco Lazzarino, CNR-IOM: Lazzarino@iom.cnr.it, 351 8716710