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Grant dell’A.I.R.C. al Cnr per prevenire e curare malattie legate al Rna

Alessandra Magistrato, ricercatrice dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), ha vinto un Grant personale di circa 550.000,00 euro, con il quale l’AIRC finanzia, da gennaio 2021, la sua ricerca sullo splicing cellulare. Il finanziamento, della durata di cinque anni, interesserà anche i colleghi con cui Magistrato collabora, in particolare l’Ospedale San Matteo di Pavia, il Center for Genomic Regulation di Barcellona, l’Università degli Studi di Pavia, e la Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Questi gruppi, direttamente coinvolti da Magistrato, avranno una parte nel lavoro sperimentale di ricerca volto a identificare le molecole capaci di bloccare l’insorgere di malattie associate al malfunzionamento del meccanismo dello splicing. Ma cos’è lo splicing?

Si tratta di un complesso sistema cellulare, chiamato spliceosoma, composto da proteine e RNA. Questo macchinario molecolare è importantissimo per la vita cellulare ed è studiato da alcuni anni nel gruppo della Magistrato che, attraverso una serie di simulazioni al computer, è riuscito a spiegarne con precisione alcuni aspetti del suo funzionamento. Il ruolo di questo macchinario è quello di contribuire alla sintesi proteica. In particolare, lo spliceosoma agisce nel passaggio di informazioni avviato dall’RNA messaggero. Questo, anche detto mRNA, viene creato come copia dell’informazione contenuta nel DNA ed inizialmente si trova in una forma prematura e deve essere sottoposta ad alcune trasformazioni prima di poter essere utilizzato. In particolare, parti di sequenze dell’mRNA che non contengono informazioni utili alla sintesi proteica devono essere eliminate e mentre i tratti di mRNA che invece contengono tali informazioni devono ricucire tra loro. La funzione di taglia e cuci è eseguita proprio dallo spliceosoma, che, come un sarto molecolare, elimina ciò che non serve e ricuce laddove necessario.

Il minimo errore in questo processo può alterare l’informazione trasmessa, avendo ripercussioni gravi per la salute dell’uomo. I difetti di splicing sono infatti responsabili di circa 200 malattie tra cui diversi tumori, come ad esempio alcune forme di leucemia mieloide.

 

“L’obiettivo del mio lavoro, finanziato dall’AIRC con questo Investigator Grant, sarà quello di comprendere sempre più in dettaglio i meccanismi molecolari alla base di questo processo e identificare dei farmaci candidati a bloccare l’insorgere di malattie associate al cattivo funzionamento del meccanismo di splicing cellulare.” Spiega Alessandra Magistrato.